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Dario Traverso nasce il 15 agosto 1962 a Villar Perosa (TO). Amante della natura sin da piccolo si “avventura” nelle valli che circondano il suo piccolo paese, osservando la fauna e la flora montana. A sei anni infila i suoi primi sci che verranno seguiti da moltissimi altri, fino ad arrivare all’età del militare, dove partecipa alle gare “CASTA” (gare di sci dell’esercito italiano) sulle mitiche montagne delle Dolomiti, per poi arrivare al Passo del Tonale, Bolzano e Trento. Ma questa è un’altra storia.

Il suo amore per la natura lo porta a leggere il “National Geographic” ed a diventarne socio, dando vita così al suo secondo grande amore, dopo lo sci: La fotografia.

Si diletta a fotografare, inizialmente, la sua valle, in particolare la montagna che domina Villar Perosa, non dimenticando la fauna animale e botanica, regalandovi splendide immagini di paesaggi, di sottobosco e di insetti ecc.

La sua fotografia è semplice, senza tecniche sofisticate, così da cogliere la realtà della natura senza disturbarla troppo.

Pratica il nuoto, è amante del cinema ed in particolar modo di quello di fantascienza. Film preferito: ALIEN di RIDLEY SCOTT 1979, l’intera saga Originale di Guerre Stellari (George Lucas), segue poi la serie televisiva di Star Trek, Spazio 1999 e per finire UFO con Ed Bishop nei panni del famigerato comandante Straker. Totò (Antonio de Curtis) è sicuramente il suo grande ed unico mito, Dario afferma che non trova paragoni ai giorni nostri alla sua comicità (almeno lui la pensa così). Non solo ama Alien, ma lo ammira,  perchè a quei tempi gli effetti speciali erano chiusi nei cassetti, tutto era basato su modellini, plastillina ed effetti fai da te. Impossibile per lui non citare i mitici Stanlio & Ollio (Stan Laurel & Oliver Hardy). Come attrice dei bei tempi direbbe “Audrey Hepburn, è stata e resterà per sempre nel mio cuore.”.

Di sè dice

Cercare e scrutare con calma, senza disturbare la natura che mi circonda. Osservare ed avere pazienza, queste sono le semplici regole. Il più delle volte cammino per ore, alzandomi prima del sorgere del sole, arrivando a fine giornata senza aver scattato nessuna foto. Mai rinunciare, mai abbandonare una giornata che alle volte pare piatta già dall’inizio, perché poi alla fine può dare ottime soddisfazioni inaspettate. Tanti animali, il più delle volte, li ho fotografati dopo mezzogiorno oppure alle otto-nove del mattino. Ricordatevi che, fotografando come me, allo stato più selvatico possibile del sottobosco, non sempre valgono le regole della fotografia, si ha spesso da fare i conti con la luce del sottobosco, con esposimetri ecc.

Non avendo persone come modelli da fotografare, cerco di arrangiarmi e cerco ogni giorno di migliorare, anche se tutto ciò comporta l’uso di attrezzature molto costose, spesso fuori della mia portata. Il mio sito è semplice, non a scopo di lucro, non sono un fotografo professionista, ma con la mia modesta attrezzatura, la mia forza di volontà ed il mio tanto amore per la montagna, cercherò di dare sempre il meglio per descrivere animali e luoghi spesso dimenticati da molte riviste famose e documentari televisivi.

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